Introduzione

Anton Dvorak

A Christine Walewska
Ho io detto qualcosa?
Ho io donato qualcosa?

Fabio Uccelli – Il Commiato di Anton Dvorak

Queste brevi note sono state scritte per celebrare i cento anni dalla creazione del Concerto in Si minore per Violoncello e Orchestra Op.104 di Anton Dvorak, che, come vedremo, è particolarmente denso di significati, tanto da poter essere preso come punto di riferimento finale della Musica del XIX Secolo.

Il lettore deve fare attenzione: la esegesi del Concerto è compiuta mediante una analisi archetipica e psicologica; non a caso abbiamo aggiunto una Appendice, ove illustriamo gli elementi di linguistica musicale usati per analizzare l’opera, nonchè il contesto storico generale, che riteniamo necessario sia letta prima del testo dedicato al Concerto e alle sue interpretazioni.

Gli Interpreti, Strumentisti o Direttori, troveranno qui dei riferimenti precisi cui poggiare le proprie convinzioni sul modo di affrontare questa Composizione.

I Cultori della musica potranno spegarsi le ragioni profonde delle sensazioni che provano udendola.

I Musicologi, gli Storici e gli Psicologi della Musica,i Neurofisiologi potranno, ciascuno per la sua parte, analizzare l’ipotesi archetipica, “unificante”, coglierne gli aspetti fondamentali e completare il cammino appena iniziato, mettendone in evidenza gli eventuali limiti ed evidenziando le metodologie necessarie per utilizzarla efficacemente.

Per la lettura di queste note è necessario l’ausilio di una partitura orchestrale del Concerto, allo scopo di seguire su di essa i riferimenti puntuali.

Allo stesso modo, per la comprensione dell’analisi interpretativa, è opportuno l’ascolto delle esecuzioni degli Interpreti citati.

L’autore – Firenze, Ottobre 1995